#88: Notte bianca
R:
Se profano con la mano più indegna
questa sacra reliquia, il peccato è veniale;
le mie labbra, pellegrini che timidi arrossiscono, sono pronte
a temperare quel rude tocco con un tenero bacio.
G:
Buon pellegrino, siete troppo ingiusto con la vostra mano
che ha mostrato in questo cortese devozione;
hanno mano i santi, e le mani dei pellegrini le toccano
e palma contro palma è il bacio dei devoti palmieri.
R:
Non hanno labbra i santi e così pure i devoti palmieri?
G:
Si, pellegrino, labbra che devono usare nella preghiera.
R:
Oh allora, cara santa, che le labbra facciano
quel che fanno le mani!
le labbra pregano, tu esaudisci,
affinchè la fede non si volga in disperazione.
G:
I santi non si muovono,
sebbene esaudiscano le preghiere.
R:
Non muoverti dunque, mentre io colgo l'effetto della mia preghiera. Così, dalle mie labbra, le tue
toglieranno il peccato.
Se profano con la mano più indegna
questa sacra reliquia, il peccato è veniale;
le mie labbra, pellegrini che timidi arrossiscono, sono pronte
a temperare quel rude tocco con un tenero bacio.
G:
Buon pellegrino, siete troppo ingiusto con la vostra mano
che ha mostrato in questo cortese devozione;
hanno mano i santi, e le mani dei pellegrini le toccano
e palma contro palma è il bacio dei devoti palmieri.
R:
Non hanno labbra i santi e così pure i devoti palmieri?
G:
Si, pellegrino, labbra che devono usare nella preghiera.
R:
Oh allora, cara santa, che le labbra facciano
quel che fanno le mani!
le labbra pregano, tu esaudisci,
affinchè la fede non si volga in disperazione.
G:
I santi non si muovono,
sebbene esaudiscano le preghiere.
R:
Non muoverti dunque, mentre io colgo l'effetto della mia preghiera. Così, dalle mie labbra, le tue
toglieranno il peccato.
La bacia
G:
E ora le mie labbra hanno il peccato che hanno tolto.
R:
Il peccato delle mie labbra? O colpa soavemente
rimproverata! Rendimi il mio peccato.
G:
Baci secondo le regole.
Efnisorð: notte bianca, romanticismo
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